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Una collezione di dipinti costruita a poco a poco nel tempo che affonda le proprie origini nei ricordi di famiglia; un percorso artistico che si snoda attraversando oltre un secolo di pittura creata dai vari artisti lodigiani, o che comunque hanno avuto nel corso della loro parabola un profondo legame con il territorio. La raccolta offre un racconto che abbraccia un arco temporale a partire dalla metà dell'Ottocento per giungere sino al secondo dopoguerra; vi sono annoverati tutti i principali protagonisti di uno spaccato artistico che, seppur senza dar vita a nessuna scuola o corrente, ha saputo esprimere un suo specifico linguaggio indissolubilmente legato al proprio ambito culturale.

 

Scorrono così i nomi di Angelo Pietrasanta, artista scomparso prematuramente, che ha saputo proiettare la sua formazione romantica, mutuata dalla vicinanza di Francesco Hayez, verso inaspettati lidi, tanto da sembrare in talune soluzioni una sorta di Boldini ante litteram. Ricordiamo anche la figura del codognese Giorgio Belloni, indiscusso protagonista del naturalismo di fine ottocento assieme a Gignous, Bazzaro, Gola ed altri pittori

lombardi, per approdare poi a Giuseppe Novello, sagace esploratore della nostra scena sociale del primo novecento, interpretata nei suoi quadri attraverso una originalissima e talvolta caustica vena ironica. 

 

Ma sarebbe ingiusto non menzionare anche altri autori, colpevoli solo di non essere riusciti a far emergere la loro fama al di fuori dei confini dalla terra di origine, talvolta in virtù di un carattere troppo schivo ma più spesso a causa dello scarso interesse da parte della critica imperante al tempo: è facile così ricordare il nome di Giuseppe Vailetti, lirico e inarrivabile cantore della campagna lodigiana o di Enrico Spelta, raffinato ritrattista dal piglio realista e abile narratore del paesaggio alpino valdostano. L'auspicio è solamente quello che la lettura delle immagini di queste opere possa contribuire alla maggior conoscenza ed in definitiva al maggior apprezzamento di un gruppo di artisti che hanno svolto un importante ruolo, sovente poco riconosciuto nel contesto più ampio della nostra pittura a cavallo di due secoli.

 

Fabio Parisio

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