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Non è un "amateur" nel senso riferibile a chi coltiva un interesse per diletto, anche se il termine potrebbe etimologicamente spiegare la passione tinta di sentimento ben conosciuta da chi è trascinato dal desiderio di possedere opere d'arte.

 

Nel caso di Fabio Parisio, a contare nell'avventura di collezionista sono anche la curiosità intellettuale e il gusto della conoscenza, due aspetti che nell'incontro con i quadri hanno dato origine a una serie di percorsi di approfondimento. Dall'interesse per il dipinto allo studio sull'autore, sul circostante e il suo tempo, lungo la vicenda affascinante divenuta per Fabio oggetto di un'indagine sempre più sistematica, approdata in un vero e proprio percorso di studi ai Corsi di Arte Antiquaria di Milano, che gli ha consentito di accedere al Collegio Lombardo in qualità di perito di pittura lombarda dell'Ottocento.

Muove dalla seconda parte di questo secolo il confine cronologico che delimita la composizione della raccolta di Fabio Parisio, annidata tra le pareti antiche della sua casa come per scelta propria, tanta è la 

consonanza tra la dimora e i dipinti che vi hanno ritrovato il loro tempo; una stagione che si prolunga fino alla metà del Novecento, esplorando la zona coinvolgente della pittura lodigiana. La temperie densa di voci che hanno lasciato il segno nel panorama locale, che pure ha vissuto i limiti della provincia nell'epoca dei grandi cambiamenti dell'arte europea e nazionale, si manifesta nella collezione nel mondo tardo romantico di Osvaldo Bignami e nel naturalismo di Angelo Prada da Casalpusterlengo. Ci sono le marine di Giorgio Belloni vibranti di luce emozionale e l'intimismo delle nature morte di Attlio Maiocchi, le scene di vita di Giuseppe Novello e la plasticità vigorosa di Ottavio Steffenini. Le scelte svelano episodi fondamentali del paesaggismo lodigiano come quelli di Giuseppe Vailetti, o brani di intensità pittorica nelle pennellate di Enrico Scelta e Carlo Zaninelli. Ogni quadro un incontro e una storia, che diventa indissolubilmente parte dell'altra: la vicenda personale e appassionata del collezionista.

Marina Arensi

Giornalista e critica d'arte

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